Terzo Rapporto annuale sull’efficienza energetica: ENEA fa la radiografia all’Italia

enea bannerraeeIl tema della efficienza energetica è indubbiamente quello più importante e che aspetta ancora le risposte maggiori in termini di interventi a favore della lotta ai cambiamenti climatici, della sostenibilità e del miglioramento degli ecosistemi. Puntuale anche questo, giunto alla sua terza edizione, è stato presentato presso la sede Confindustria il “Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica” predisposto da ENEA, e fondamentale documento di analisi del risparmio energetico conseguito a fronte dell’applicazione del Piano di Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE) e della Strategia Energetica Nazionale (SEN), con una precisa ricognizione delle misure di miglioramento dell’Efficienza Energetica.

Un rapporto reso ancora più importante per il ruolo che ENEA svolge a fronte del DLgs 115 del 2008, in qualità di Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, fornendo uno strumento di monitoraggio e valutazione a supporto delle politiche energetiche nazionali che si estrinseca nel rapporto, alla cui redazione a concorso un gruppo di lavoro composto da oltre 80 esperti. Già nel 2012, l’applicazione delle misure previste dal PAEE ha consentito un risparmio energetico complessivo pari a circa 75.000 GWh/anno, 30% in più rispetto al 2011, raggiungendo il 60% dell’obiettivo fissato dal PAEE per il 2016, con l’industria ed il residenziale che, negli ultimi anni hanno rappresentato l’80% degli interi risparmi conseguiti centrando l’obiettivo con quattro anni di anticipo grazie al supporto determinante dei Certificati Bianchi, nonché di quello residenziale, dove sono stati raggiunti i 3/4 dell’obiettivo. Allargando la visione all’Europa, l’Italia conferma un buon efficienza-energetica-eneaposizionamento in termini di intensità energetica, con una performance di -19% rispetto alla media UE27 e di -14,3% rispetto alle media dell’Eurozona (riferimento al 2011 ultimo anno di disponibilità di dati). Rispetto ad altri paesi europei di pari sviluppo industriale, l’intensità energetica primaria del nostro paese risulta inferiore del 6,3% rispetto a quella della Germania e del 18,2% rispetto a quella della Francia, ma superiore rispetto a quella del Regno Unito (+14,6%). Analizzando poi l’intensità energetica primaria, il Rapporto ENEA evidenzia un calo dell’1,8%. La quantità di energia utilizzata per la produzione di una unità di PIL infatti, dal 2003 ha registrato un decremento nei principali settori manifatturieri. Particolarmente significativo il dato del settore industriale, che evidenzia un trend positivo dell’efficienza energetica soprattutto nei comparti chimico, siderurgico, alimentare e tessile. Ma vediamo di passare in rassegna i risultati conseguiti nei diversi ambiti di intervento.

  • Industria: davvero ragguardevoli i risultati raggiunti dall’industria, grazie all’adozione di tecnologie innovative nell’ambito dell’impiantistica di supporto e dei processi produttivi, della cogenerazione ad alto rendimento, del recupero di calore dai processi produttivi e l’efficientamento energetico e anche all’ambito degli azionamenti industriali e dei motori ad alta efficienza, ambito molto interessante che ho recentemente analizzato nel post “Efficienza energetica e ruolo dei motori elettrici negli azionamenti industriali: nasce CEMEP“. Significativo l’impegno di ENEA nell’ambito dei nuovi motori elettrici ad alta efficienza, per i quali ha dato vita ad un database di Motori Elettrici, all’interno del quale volontariamente tutti i produttori, potranno inserire dati e specifiche sui loro prodotti. Chi dovrà acquistare potrà ottenere informazioni certificate e accedere gratuitamente ad un ampia gamma di alternative.
  • Residenziale: in questo ambito è stato raggiunto il 75% degli obiettivi previsti dalmappa_normative_regionali PAEE, grazie alla proroga delle detrazioni fiscali del 55%, che hanno generato soprattutto interventi di recupero e riqualificazione degli edifici e che hanno riguardato oltre il 65% degli investimenti, con un risparmio corrispondente a 9.000 GWh/anno. Proprio ENEA, organismo deputato alla ricevezione delle richieste di detrazione fiscale (prima del 55%, ora 65%), ha ricevuto complessivamente, nel periodo dal 2007 al 2012, ben 1.500.000 di pratiche. Davvero radicale la metamorfosi che il settore dell’edilizia ha registrato proprio grazie alle nuove tecnologie per l’efficienza energetica, come caldaie a condensazione, a nuovi materiali ad altissime prestazioni per l’isolamento dell’involucro edilizio, con nuove opportunità che si stanno affacciando sempre più come le pompe di calore (vedi post “Pompe di calore: sempre più determinanti per l’efficienza energetica e la riduzione dell’inquinamento“). Si tratta di un settore strategico per invertire il paradigma malefico dell’edilizia, basato sino ad oggi su logiche speculative e sul consumo di suolo, portandolo sulla riconversione efficiente del patrimonio esistente ed altamente inefficiente sotto il profilo energetico. Un settore, che, come ben evidenziato da un recente rapporto “Costruire il Futuro”, realizzato da Laegambiente e Fillea CGIL, sta diventando per il nostro Paese un volano per l’economia e per l’occupazione, con la creazione di nuove professionalità opportunamente formate e dei “green jobs” (vedi post ““Costruire il futuro”: Il nuovo Rapporto Fillea-Cgil/Legambiente per l’efficienza energetica in edilizia con 600mila nuovi posti di lavoro“).
  • Trasporti: questo fondamentale settore di intervento ha fatto registrare un risparmio complessivo di circa 6.500 GWh/anno, grazie ad un miglioramento delle tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica, dato non trascurabile a fronte dello scarso rinnovo del parco automobilistico dovuto alla crisi economica.
  • Terziario: si tratta del settore che registra i progressi più esigui, anche se ha buoni margini di miglioramento anche grazie alle nuove disposizioni contenute nel Decreto Certificati Bianchi, che ha potenziato il meccanismo, ed al nuovo Conto Energia Termico.
  • Pubblica Amministrazione: un settore per il quale l’efficienza energetica costituisce un impegno rilevante per la razionalizzazione dei consumi e la riduzione degli sprechi, anche alla luce dell’importanza che ad essa viene attribuita dalla nuova direttiva europea e dalla Strategia Energetica Nazionale. Nell’ambito del quale i settori d’intervento che offrono le maggiori potenzialità sono quelli dell’illuminazione pubblica e dell’efficientamento energetico del patrimonio edilizio storico.

A margine dell’evento di presentazione, il commento del Commissario ENEA Giovanni Lelli che ha dichiarato che “il contributo dell’edilizia al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni posti dall’Unione Europea sarà sempre più determinante, e il nostro Paese deve puntare sull’efficientamento energetico dando continuità a politiche di incentivazione delle ristrutturazioni edilizie, di nuove costruzioni energeticamente più performanti e per la pianificazione energetica delle città. L’ENEA, come coordinatore nazionale del Patto dei Sindaci, è impegnata ad aiutare i Comuni italiani a migliorare l’efficienza energetica, soprattutto nel settore dell’illuminazione pubblica, fonte di grande dispendio energetico, dalla quale è attesa una riduzione dei consumi stimata intorno al 30%. Nell’ambito della programmazione del territorio e nel percorso verso le smart cities giocano un ruolo centrale lo sviluppo di reti energetiche locali, elettriche e termiche, come il teleriscaldamento, combinate con sistemi ICT. Con queste innovazioni tecnologiche, che rappresentano il fiore all’occhiello dell’industria italiana, si potranno raggiungere significativi vantaggi energetici e gestionali, e anche di sicurezza, ottenendo allo stesso tempo un vantaggio competitivo sui mercati internazionali.” “Una maggiore razionalizzazione dei consumi e la riduzione degli sprechi, a partire dalla Pubblica Amministrazione, offrono enormi potenzialità di risparmio”. A margine dell’evento di presentazione anche il commento di Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, che, in linea con i richiami alla informazione ed al coinvolgimento dei cittadini nell’ambito della efficienza energetica, ha concordato che “se vogliamo dar vita a nuovi modi di produrre e consumare energia dobbiamo offrire all’utente finale un modello desiderabile. Il consumatore va coinvolto, deve essere consapevole, avere voglia di partecipare“.

A livello metodologico, il Rapporto ha utilizzato l’indice di efficienza energetica ODEX, sviluppato nell’ambito del progetto europeo ODYSSEE-MURE, che permette di valutare il fenomeno dell’efficienza energetica senza prendere in considerazione gli effetti dei cambiamenti strutturali, come ad esempio la crisi economica, a differenza della valutazione dell’intensità energetica. Nel 2011, il valore per l’intera economia italiana è stato pari a 86,1, con un miglioramento dell’efficienza energetica di circa un punto percentuale rispetto all’anno precedente.

Un rapporto che conferma che, per il raggiungimento degli obiettivi che la Comunità Europea si è posta in termini di efficienza energetica, saranno determinanti iniziative basate sulla pianificazione energetica del territorio urbano come elemento centrale, con il grande sviluppo di reti energetiche locali sia elettriche che termiche, combinate con sistemi ICT, capaci di determinare vantaggi diversi in termini energetici, gestionali, di sicurezza e divenendo elemento fondamentale per il rilancio della competitività nazionale.
A livello regionale è stato elaborato un Indice di Penetrazione delle Politiche di Efficienza Energetica (IPPEE). Composto da tre dimensioni principali, per ognuna di esse sono stati costruiti i seguenti indicatori:

  • Strumenti normativi (NORM);
  • Politiche di incentivazione (INC);
  • Strumenti volontari (VOL).

La tabella riporta i valori normalizzati delle tre dimensioni principali e l’indice sintetico finale di penetrazione delle politiche di efficienza energetica IPPEE, dove il valore più elevato è stato registrato per il Trentino Alto Adige, seguito da Piemonte ed Emilia Romagna (vedi immagine seguente tratta dal Rapporto).

indice_penetraz_eff_energ

Il Rapporto si chiude proprio con le schede di approfondimento regionale, comprendenti dati di dettaglio relativi ai Certificati Bianchi, al meccanismo delle detrazioni fiscali del 55%, ai principali progetti finanziati attraverso FESR, nomine degli Energy Manager e, in collaborazione con le Regioni, una panoramica sull’evoluzione normativa recente.

Al riguardo della presentazione del nuovo Rapporto ENEA, questo servizio di Meridiana Notizie.

Sauro Secci

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